È Alberto Arbasino il vincitore del «Premio speciale»alla carriera della XII edizione del Premio Letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2010. La premiazione, assieme alla proclamazione dei vincitori per l’inedito e all’assegnazione dei premi relativi, avrà luogo a Castelfiorentino sabato 5 giugno 2010, alle ore 21, nella magnifica cornice del restaurato Teatro del Popolo.

Scrittore tra i più originali e interessanti del nostro tempo, intellettuale, saggista e giornalista di primissimo ordine, Alberto Arbasino è nato a Voghera nel 1930. Laureatosi a Milano in giurisprudenza, inizia presto a viaggiare in Italia e in Europa, fissando tra Milano, Roma e Parigi le proprie città elettive. Questa esperienza confluirà nei due primi libri di viaggi, Parigi o cara (1960) e Grazie per le magnifiche rose (1965), all’avvio di una biografia intellettuale ricca di incontri, letture e suggestioni estetiche, dalla musica alle arti figurative, dal teatro al cinema. L’eredità della grande tradizione lombarda (da Parini a Dossi, a Gadda) e l’interesse per lo strutturalismo orientano con decisione lo scrittore verso nuovi modi di costruzione del testo narrativo, dando luogo con successo a un’idea di «romanzo-conversazione» divagante e all’apparenza frivolo, improntato ad un’incontenibile verve inventiva e critica densa di citazioni e riflessioni meta-narrative.
Dopo le prime raccolte di racconti Le piccole vacanze (1957) e L’Anonimo lombardo (1959), nel 1963 esce da Feltrinelli Fratelli d’Italia, resoconto di un viaggio in Italia di alcuni giovani intellettuali negli anni del boom economico: una «commedia sociale» d’ispirazione espressionista e surrealista, dove un raffinatissimo e spregiudicato pastiche di generi e stili contesta e surroga il tradizionale intreccio narrativo. Ripubblicato in due successivi e più ampi rifacimenti – nel 1976 da Einaudi e nel 1993 da Adelphi – secondo una pratica abituale in Arbasino di riscrittura dei propri testi, Fratelli d’Italia è il suo libro più famoso e rappresentativo e «uno dei più bei libri della seconda parte del Novecento», come lo definì Pier Paolo Pasolini: opera aperta di uno scrittore che ha scelto la «chiacchiera» colta e mondana, tra divertimento e satira pungente, tra parodia e farsa, per continuare a dire cose molto serie sui mali e sulle contraddizioni della società moderna. Fra i protagonisti della Neoavanguardia e del Gruppo 63, Arbasino firma con questo straordinario anti-romanzo e con l’insieme della sua opera il ritratto culturale, modaiolo e kitsch, dell’Italia di ieri e di oggi.
Escono nel 1964 i racconti La narcisata e La controra, seguiti da Super-Eliogabalo (1969), rivisitazione in chiave satirico-grottesca del romanzo storico, e dai testi degli anni Settanta: La bella di Lodi (1972), da un racconto del 1960 portato al cinema nel 1963 per la regia di Mario Missiroli, Il principe costante (1972), Specchio delle mie brame (1974), e il musical Amate sponde! (1974) scritto in collaborazione con lo stesso Missiroli. Polemista e osservatore culturale di lungo corso e consolidato prestigio, Arbasino è autore di brillanti e importanti saggi dedicati alla letteratura e all’analisi sferzante della contemporaneità, tra cui si ricordano Certi romanzi (1964), La maleducazione teatrale (1966), Off-off (1968), Sessanta posizioni (1971), Fantasmi italiani (1977), In questo Stato (1978), Un paese senza (1980), Il meraviglioso, anzi (1985), La caduta dei tiranni (1990), Mekong (1994), Paesaggi italiani con zombi (1998). A questi volumi si affiancano i reportages Due orfanelle: Venezia e Firenze (1968), Trans-Pacific Express (1981), Lettere da Londra (1997). Del 1983 è la raccolta poetica Matinée. Un concerto di poesia. Negli anni Duemila vedono la luce, fra gli altri, Le Muse a Los Angeles (2000), le invettive poetiche Rap! (2001) e Rap 2 (2002), L’Ingegnere in blu (2008) su Carlo Emilio Gadda, La vita bassa (2008). L’opera narrativa di Arbasino è ora raccolta nei due volumi dei «Meridiani» di Mondadori Romanzi e racconti (a cura di Raffaele Manica, 2009 e 2010). Alberto Arbasino ha ricevuto prestigiosi premi letterari e riconoscimenti internazionali, fra i quali, recentemente, il Premio Chiara (2004), il Premio Flaiano (2008) e il Premio Loria (2009). È insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana ed è stato deputato come indipendente per il Partito Repubblicano dal 1983 al 1987.

Il «Premio Letterario Castelfiorentino»

Posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, il Premio Letterario Castelfiorentino, giunto oggi alla sua XII edizione, è organizzato dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato alla Cultura, la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, il Comitato attività promozionali «Per Castello», la Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e l’Associazione Toscana per la Lotta contro la fibrosi cistica. La sua giuria è composta da Marco Marchi (presidente), Maria Cristina Giglioli, Sandra Landi, Nicoletta Mainardi, Maria Sabrina Titone, Giacomo Trinci, Paolo Marini (segretario).
Vincitori del «Premio speciale» del «Castelfiorentino» nelle precedenti edizioni sono stati Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Edoardo Sanguineti, Dacia Maraini, Tonino Guerra, Claudio Magris, Franco Loi, Vincenzo Cerami e Alberto Bevilacqua, mentre nella sezione inediti sul tema In Toscana: storie e impressioni si sono affermati, conseguendo il 1° premio, Francesco Ciulli e Fabio Sassetti, Giacomo Trinci, Alberto Arletti, Eugenio De Signoribus, Ettore Baraldi e Patrizia Ferrando, Francesco Camerini e Marco Giovenale, Valentino Ronchi, Francesco Scarabicchi, Paolo Di Paolo, Cynthia Collu e Giacomo Leronni.
La serata conclusiva di sabato 5 giugno 2010 La premiazione di Alberto Arbasino e degli autori vincitori per l’inedito avrà luogo sabato 5 giugno 2010, ore 21, nel Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci.
La serata, alla quale interverranno il Sindaco di Castelfiorentino Giovanni Occhipinti, l’Assessore alla Cultura Maria Cristina Giglioli e il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini, sarà condotta come di consueto da Marco Marchi. I testi di Alberto Arbasino e degli scrittori premiati saranno letti dall’attrice Sara Borsarelli. Oltre alla proclamazione dei vincitori e dei segnalati per l’inedito sul tradizionale, specifico e connotante tema toscano, durante la serata saranno ufficialmente presentati e consegnati agli autori risultati vincitori e segnalati nel 2009 gli Atti della XI edizione del Premio: un libro dal titolo Dopo Monte Oliveto e altri testi, una copia del quale sarà data in omaggio a tutti i partecipanti.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it